TissueGraft è una società che sviluppa matrici biologiche innovative, dall'elevata biocompatibilità, per applicazioni nell'ambito della ricerca di base, come modelli per la medicina rigenerativa nel campo dei tessuti molli, in particolare per quanto riguarda il contenimento erniario, la rigenerazione di tessuti ulcerosi, la rigenerazione cartilaginea e la sostituzione di vasi danneggiati. Le matrici, ottenute tramite decellularizzazione di tessuti di origine animale provenienti da sottoprodotti dell'industria alimentare, possono essere sia utilizzate tal quali, che sotto forma di prodotti trasformati, quali idrogel o patch elettrofilate. L’idea alla base dei prodotti TissueGraft nasce nell'autunno 2013 da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università del Piemonte Orientale di Novara. La società, composta da un chimico, una biologa e due biotecnologhe mediche, partecipa alla Start Cup Piemonte e Valle d’Aosta 2014 aggiudicandosi il terzo posto e si costituisce nel novembre 2014 come spin-off accademico. Con lo sviluppo della società, il gruppo è cresciuto e, a partire dal 2016, ha cominciato ad assumere personale, con una dottoranda di ricerca presso l’Università del Piemonte Orientale, assunta mediante contratto di apprendistato, e dal 2017 con una seconda dottoranda, in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari e l’Università di Laval, in Canada.

La strategia aziendale consiste nello sviluppare i prodotti fino a una fase preclinica, con test su animali in vivo, e trovare un'azienda specifica per vendere il prototipo. Le royalties e le altre retribuzioni saranno in accordo con il potenziale del prodotto e il supporto di TissueGraft nella fase di certificazione. L'area di mercato per trovare il futuro partner aziendale è l'Europa ed è definita dalla nostra esperienza nella legge regolatoria. La partnership rappresenta un vantaggio reciproco, dal punto di vista dell'azienda partner sono ridotti i costi di ricerca e sviluppo, mentre Tissuegraft può sfruttare gli impianti, gli strumenti e le attrezzature dell'azienda partner. I requisiti per la produzione di protesi di origine biologica (come ISO e altre certificazioni) saranno a carico dell'azienda.

Le possibili applicazioni dei prodotti Tissuegraft sono molteplici, per questo motivo ognuna si apre ad uno specifico segmento di mercato. Per quanto riguarda il contenimento erniario, la maggior parte dei prodotti sul mercato è costituita da materiali di origine sintetica, che risultano essere inerti, quindi non favorendo attivamente la rigenerazione del tessuto danneggiato. Alcune aziende forniscono prodotti di origine biologica, che a differenza della soluzione proposta da Tissuegraft non sono modificati con molecole bioattive per stimolare la risposta rigenerativa. Dal punto di vista dei prodotti per la cura dei tessuti ulcerosi, in commercio sono prodotti idrogel e patch, composti da una singola componente della matrice extracellulare, mentre i prodotti di Tissuegraft, derivando da un tessuto biologico, contengono tutti i principali elementi della matrice, imitando quindi il substrato sul quale vengono reclutate le cellule che favoriscono la rigenerazione tissutale. Per quanto riguarda la rigenerazione cartilaginea, l’approccio previsto dai prodotti attualmente sul mercato è molto diverso dalla proposta di Tissuegraft, in quanto la quasi totalità si basa su iniezioni di fattori di crescita o polimeri biologici quali l’acido ialuronico, mantenendo quindi un approccio farmacologico, mentre la proposta di Tissuegraft è basata su un idrogel costituito da matrice extracellulare. Infine per quanto riguarda la chirurgia vascolare, anche in questo ambito la maggior parte dei prodotti è di origine sintetica, mentre i prodotti di origine biologica presentano problematiche relative alle proprietà meccaniche. In entrambi i casi si segnalano problemi dovuti a restenosi e alla formazione di trombi. La soluzione proposta da Tissuegraft prevede un sostituto vascolare di origine biologica e con la struttura rinforzata da un polimero biologico, che conferisce al sostituto proprietà meccaniche simili al vaso nativo, mantenendo i vantaggi in termini di reclutamento cellulare delle matrici biologiche rispetto al materiale sintetico.